(Adnkronos) - Bari, 24 aprile 2024.Secondo l’Istat, nell’ultimo anno sono state poco meno di un milione le pensioni di invalidità erogate in Italia. Un numero che, secondo i recenti rilevamenti, rappresenta un trend in continua crescita. Questo aumento, come spiega l’esperto avvocato Massimo Navach, è legato innanzitutto all’invecchiamento della popolazione, fenomeno sempre più evidente negli ultimi anni. «Di conseguenza, se si pensa ai molti anziani compromessi dal punto di vista della salute e con pensioni minime, è facile immaginare come le invalidità civili possano diventare degli ammortizzatori sociali, e come le stesse domande siano in costante aumento».
Domande alle quali, sempre secondo le statistiche, corrisponde un elevato numero di rifiuti che, in alcune parti d’Italia, sfiora il 90% dei casi.
«L’enorme numero di pratiche – spiega Navach – porta le commissioni a esaminare la documentazione presentata dalle parti in maniera spesso superficiale. Altrettanto spesso, però, capita che le domande di assegno, pensione o indennità di accompagnamento, siano presentate con una documentazione incompleta, compromettendo il buon esito della valutazione».
Esito che, in caso di riscontro negativo, impone all’interessato di agire subito:
«Il ricorso va presentato entro sei mesi, a pena di decadenza del diritto – chiarisce Navach – Sarà lo studio legale interessato ad avviare l’Accertamento Tecnico Preventivo, a seguito del quale un Consulente Tecnico d’Ufficio accerterà l’effettiva consistenza delle patologie dichiarate e se queste siano coerenti con la richiesta avanzata».
Una procedura complessa che richiede di affidarsi a consulenti con una comprovata esperienza nel settore.
«In caso di ricorso, la scelta dello studio legale è fondamentale. L’assistito deve avere la certezza di affidarsi a professionisti che esamineranno tutta la documentazione medica, consigliando eventualmente visite ed esami clinici integrativi o di accertamento. È solo così che si avranno ottime probabilità che il ricorso vada a buon fine».
Ricorsi che diventano sempre più frequenti anche in sede di riesame delle pensioni di invalidità, le quali in molti casi vengono revocate.
«Anche in questo caso – conclude Navach – consiglio di rivolgersi ad esperti studi legali. L’attenzione qui riguarda il produrre la documentazione che attesti che le patologie delle quali è affetto il ricorrente sono le stesse del periodo in cui beneficiava della pensione».
Normative in continua evoluzione, iter burocratici che richiedono la massima attenzione, tempi di ricorso che impongono azioni immediate. Sono tutti elementi che rendono il tema dell’invalidità civile estremamente complesso, un diritto il cui riconoscimento richiede attenzione, assistenza e competenza.
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