(Adnkronos) - Maestranze, operai specializzati, figure tecniche specialistiche, sales manager, montatori di arredi e architetture temporanee. Ma anche nuovi profili professionali quali Digital Transformation manager, Innovation manager, Csr manager e Circular Transition Manager. Sono alcune delle figure professionali più richieste dalle imprese del legno-arredo, portabandiera del Made in Italy nel mondo ma spesso alle prese con la difficoltà di instaurare un proficuo dialogo con il sistema formativo in modo da poter rispondere adeguatamente all’offerta di posti di lavoro disponibili e risultare attrattivo agli occhi dei giovani e delle loro famiglie.
E proprio con l’obiettivo di esplorare nuove forme di incontro fra mondo dell’istruzione e mondo del lavoro, in occasione del Salone del Mobile di Milano si è tenuto oggi un incontro tra i vertici di FederlegnoArredo e i rappresentanti degli Its Academy (Istituti tecnici superiori) di riferimento per il settore e sparsi sul territorio nazionale.
“Vogliamo facilitare un rapporto sempre più stretto e proficuo con le realtà scolastiche, stimolando le relazioni tra gli istituti di formazione, in particolare quelli professionali, per riavvicinare al mestiere i giovani del territorio” spiega Barbara Minetto, vice presidente Assarredo e delegata alla formazione di FederlegnoArredo. “Come Federazione cerchiamo di agevolare le sinergie partendo dalle esigenze degli imprenditori, diverse in ciascun territorio o distretto della filiera. Poter contare su risorse umane qualificate significa mantenere competitività sui mercati”.
FederlegnoArredo è impegnata per rispondere al fabbisogno formativo e occupazionale delle imprese e già dal 2013 ha attivato nel cuore della Brianza un progetto pilota, oggi Artwood Academy, che vuole essere il catalizzatore delle altre esperienze formative inerenti il settore diffuse nei principali distretti della filiera. Le aziende continuano infatti ad aver bisogno di manodopera qualificata. Il rapporto AnpaL/Unioncamere 2022 (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro) stima questo fabbisogno per il quadriennio 2022-2026 in oltre 40.000 unità.
Da un’indagine svolta dal Centro Studi di FederlegnoArredo sulle imprese associate, nel settore arredamento e Illuminazione le figure più richieste riguardano soprattutto la produzione: operai generici e specializzati. Segue la richiesta di commerciali sia per il mercato italiano che per quelli esteri. Molte le assunzioni nelle altre aree con competenze sempre più legate al digitale (sia nello sviluppo dei prodotti che nel marketing), oltre che per le funzioni tradizionali in ambito amministrativo. Anche nel macrosistema legno le figure più richieste riguardano operai generici e specializzati. Seguono quelle legate alla logistica (magazzinieri, autisti), oltre a tecnici, commerciali e amministrativi. In misura minore, ma comunque presente, la richiesta di competenze legate alla progettazione. Particolare attenzione è inoltre riservata ai temi legati alla transizione ecologica.
“Tutti i profili professionali oggi devono essere formati per affrontare la twin transition, sostenibile e digitale” prosegue Barbara Minetto. “Occorre introdurre contenuti verticali sulla sostenibilità e l’economia circolare e rafforzare le conoscenze su nuovi materiali sostenibili, principi di ecodesign, waste management, certificazioni volontarie per la sostenibilità, metodi per misurare l’impronta ambientale di prodotti e processi. Le figure capaci di accompagnare i processi di trasformazione verso l’economia circolare e la sostenibilità saranno sempre più richieste dal nostro mercato. Non formarle significa mettere a rischio la competitività dell’intero settore”.