(Adnkronos) - Con l’appuntamento di domenica 6 marzo a Silea, in provincia di Treviso, torna in campo il progetto “Rugby per tutti” promosso da Alperia in collaborazione con la Federazione Italiana Rugby. Un’iniziativa, unica a livello nazionale, che ha l’obiettivo di promuovere la pratica sportiva tra i ragazzi valorizzando l’energia positiva di questo sport.
Le feste del rugby riprendono così dopo la pausa invernale e il rinvio in via precauzionale di alcuni eventi a causa del Covid. Questa prima tappa sarà ospitata dalla società Silea Rugby 1981. Oltre 200 le atlete e gli atleti partecipanti, in una mattinata di festa vera che vedrà confrontarsi le categorie Under 5, Under 7, Under 9, Under 11 e Under 13 introducendo nel modo migliore l’evento di inaugurazione della nuova tribuna dello stadio, scenario del match pomeridiano di Serie C tra il Silea 1981 ed il San Marco Veneziamestre.
La prima fase del progetto partito lo scorso novembre ha riscosso grande successo in termini di pubblico e di partecipazione delle società del territorio. "Rugby per tutti" è il nuovo programma di avvicinamento alla pratica del gioco che la Federazione mette a disposizione del movimento, per offrire alle proprie società più mezzi e più competenze per un’azione più efficace a 360°, mirata a porre i club al centro del percorso di reclutamento ed a una effettiva fidelizzazione di dirigenti, giocatori, e operatori tecnici. Un programma che Alperia, azienda green che produce energia da fonti rinnovabili, ha scelto di sostenere in Veneto confermando la propria attenzione ai progetti di valenza sociale ed allo sport, che da sempre fanno parte dell’identità aziendale. Un impegno che testimonia l’attenzione al territorio, alle comunità e al futuro delle nuove generazioni.
“Abbiamo deciso di sostenere questa iniziativa - commenta il Ceo di Alperia S.p.A. Johann Wohlfarter – perché il rugby è uno sport in grado di esprimere valori positivi in linea con il dna della nostra azienda. Da sempre siamo attenti ai progetti di responsabilità sociale perché i territori non sono solo un mercato di clienti, ma una comunità di persone. Per questo abbiamo deciso di contribuire affinché l’energia positiva del rugby possa arrivare ai nostri ragazzi che rappresentano il nostro futuro”.